Allenatore e Disturbo del Comportamento Alimentare: segnali a cui prestare attenzione
L’allenatore, così come tutto il personale sportivo, deve essere consapevole di quanto sia importante il suo ruolo in termini di prevenzione: riconoscere tempestivamente la presenza di segnali tipici dei DCA, dei principali fattori di rischio psicologico, quali ad esempio ansia, depressione, perfezionismo clinico, insoddisfazione corporea, è determinante per la salute del proprio atleta. L’allenatore deve insegnare l’importanza di seguire una dieta corretta ed evidenziare quanto invece è pericolosa la malnutrizione negli atleti, anche in termini di prestazione.
Conoscere questi aspetti fa sì che le caratteristiche tipiche dei DCA non vengano scambiate con le caratteristiche del “nostro atleta ideale”. Magrezza non sempre è sinonimo di essere più in forma o più belli né tanto meno di essere più prestazionali. L’attenzione deve essere canalizzata su altri aspetti fisici quali ad esempio la fluidità, velocità, potenza del gesto atletico piuttosto che sul peso e sulle forme corporee.
È importante che l’allenatore sia opportunamente formato su tale argomento per non confondere caratteristiche ad esempio tipiche dell’anoressia da quelle che secondo noi un atleta dovrebbe avere: l’allenamento intenso non deve ad esempio essere scambiato con l’iperattività, la spinta all’eccellenza con il perfezionismo clinico, lo spirito sportivo e la disponibilità con il darsi da fare per gli altri e non per sé stessi.
Vediamo nello specifico quali sono i segnali a cui prestare particolare attenzione.
(segni di Russell)
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