La prima è la sensazione che si prova quando una serie di segnali, provenienti dal nostro corpo(cervello, muscoli, organi interni) ci informano del fatto che siamo a “corto di carburante”. In questo caso mangiamo per necessità, cioè per deficit calorico e fabbisogno naturale. La riconosciamo perché:
– Arriva gradualmente
– Può aspettare
– Può essere soddisfatta da molte tipologie di alimenti
– Si esaurisce quando avvertiamo una sensazione di pienezza
– La sentiamo dal nostro collo allo stomaco
La fame emotiva invece si presenta quando:
– utilizziamo il cibo, non per soddisfare la nostra fame, ma per alleviare lo stress emotivo e per placare una sensazione di vuoto che sentiamo dentro di noi.
-il comportamento alimentare è legato ad emozioni sgradevoli che vogliamo far tacere (ansia, noia, tristezza, rabbia, ecc.).
– mangiamo anche quando sappiamo di non doverlo fare perché magari fa male alla nostra salute.
Il cibo sembra essere la prima e unica soluzione efficace per placare questo disagio emotivo che proviamo.
Come possiamo riconoscerla?
– Arriva improvvisamente. In pochi istanti sentiamo di dover mangiare. E dobbiamo farlo subito! Anche se abbiamo mangiato poco tempo prima, sentiamo l’urgenza di mangiare di nuovo.
– Richiede particolari alimenti o “comfort foods”. Siamo attratti da cibi ricchi di grassi o zucchero. Sentiamo di aver bisogno di cioccolata o pizza, e nient’altro può soddisfarci.
– Si associa a un “mangiare inconsapevolmente”. Prima che ce ne rendiamo conto, avrete finito la busta delle patatine o il pacchetto di biscotti. Il più delle volte si è disattenti e di conseguenza il cibo non è assaporato ma “buttato dentro”.
– Rimane anche dopo aver mangiato e anche quando il senso di pienezza è stato raggiunto. Lo stomaco dice basta ma la testa ci spinge a continuare oltre il senso di sazietà.
– Si avverte nella “testa”. Niente vuoto o brontolii nello stomaco. Pensiamo a un alimento, al suo sapore, al suo odore e lo dobbiamo avere.
– Soddisfare la fame emotiva ci fa sentire in colpa e spesso, dopo averlo fatto, proviamo sentimenti di vergogna. Questo avviene perché, in qualche modo, una parte di noi è consapevole di aver mangiato per motivi diversi dalla necessità biologica. Sappiamo che non era il nostro corpo ad averne bisogno e sappiamo anche che non avremmo dovuto farlo ma non riusciamo comunque a farne a meno.
Cerchiamo determinati alimenti (comfort food) che pervadono di un senso di piacere, che soddisfano un bisogno emotivo e che soprattutto danno una sensazione di benessere immediato.