L’attacco di panico può essere definito come un episodio di improvvisa ed intensa paura caratterizzato da sintomi somatici e cognitivi come ad esempio palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore. Il primo attacco è spesso improvviso e inaspettato ed è per tale ragione che le persone ne sono molto spaventate. In realtà esiste sempre un fattore scatenante ma che talvolta non siamo in grado di riconoscere. QUALI SONO LE CAUSE? Gli attacchi di panico sono molto diffusi anche tra i giovani. Tra le cause più diffuse ci sono la predisposizione genetica, lo stress, la preoccupazione per la propria salute, difficoltà personali e professionali. QUALI SONO LE CONSEGUENZE? La principale conseguenza è l’evitamento di tutte le situazioni potenzialmente pericolose. L’obiettivo è quello di fuggire il prima possibile da ciò che provoca ansia o malessere. Queste strategie, solo apparentemente funzionali, limiteranno a lungo andare la vita della persona, influenzando negativamente il funzionamento generale (non uscire per incontrare persone, non prendere l’aereo, non frequentare luoghi affollati, non andare al ristorante o in altri luoghi, deterioramento delle relazioni interpersonali). COME SI CURANO GLI ATTACCHI DI PANICO? Nella cura degli attacchi di panico con o senza agorafobia e dei disturbi d’ansia in generale, la forma di psicoterapia che la ricerca scientifica ha dimostrato essere più efficace, nei più brevi tempi possibile, è quella cognitivo-comportamentale. Si tratta di una psicoterapia in cui il paziente svolge un ruolo attivo nella soluzione del proprio problema e insieme al terapeuta si concentra sull’apprendimento […]